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Assegno unico e universale: cosa cambia da febbraio

Da febbraio 2023 l'INPS provvederà all'erogazione dell'Assegno unico e universale aggiornando gli importi sia come conseguenza delle novità introdotte dalla nuove Legge di bilancio, sia per adeguare l'importo dell'assegno all'inflazione.

L'Assegno unico universale 2023 verrà pagato in automatico e pertanto non sarà necessario presentare una nuova domanda, basterà rinnovare solamente l'Isee presso i CAAF CGIL entro il 30 giugno 2023 per non perdere nessun arretrato.

E' necessario presentare una nuova domanda solo se non si è mai percepito e/o richiesto l'assegno oppure se la domanda è stata respinta, decaduta, revocata o rinunciata.


Inoltre rimane sempre necessario comunicare qualsiasi variazione su domande in corso di validità (nascita figli, eventuale separazione dei genitori, ecc.)


Per l'anno 2023 appena cominciato sono dunque previste le seguenti variazioni:

un aumento del 50 % dell'assegno, per i nuclei familiari con figli di età inferiore a un anno;

un aumento del 50 % dell'assegno per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a carico di età compresa tra 1 e 3 anni, per livelli ISEE fino a 40.000 €;

un aumento del 50 % della maggiorazione forfettaria, per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico.

Per i nuclei famigliari con figli disabili è stata disposta la messa a regime degli aumenti già riconosciuti nel 2022.


Tutti gli aumenti saranno riconosciuti a partire dall' Assegno unico universale corrisposto a febbraio, se necessario, con il versamento degli eventuali arretrati.


Scarica il volantino

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