Cosi come lo scorso anno anche questo Primo Maggio sarà condizionato dalla pandemia. La necessità di non creare assembramenti e di garantire condizioni di sicurezza ci impedisce di manifestare come siamo sempre stati soliti fare.
Ma anche quest’anno il Primo maggio è una giornata di mobilitazione.
È un momento difficile per il lavoro, oltre un milione di posti si sono persi in questo anno di pandemia.
E mai come in questo momento è necessario rimettere al centro il lavoro, la sua capacità di cambiare le cose, la sua capacità di curare il Paese e le persone.
Perchè la pandemia ha aumentato le disuguaglianze tra le persone, tra i Paesi, scaricando il peso di queste diseguaglianze sulle lavoratrici e sui lavoratori.
È proprio per questo che oggi più che mai c'è necessità di sindacato perché "Nessuno si salva da solo".
Dallo sfruttamento del lavoro, dai bassi salari, dalle condizioni di scarsa sicurezza e dalle pressioni delle multinazionali ci si salva solo se ci si mette insieme.
Così come dice la Segretaria generale della Fiom Cgil, Francesca ReDavid, "La nostra forza è metterci insieme, la nostra forza è la coalizione delle lavoratrici e dei lavoratori".

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